VIAREGGIO. «Il tavolo sulla fiscalità promosso dall’Amministrazione Comunale a Lucca – commenta la presidente di Confesercenti Versilia Esmeralda Giampaoli – è un segnale positivo nella direzione di un confronto serio tra categorie e Amministrazione, che vogliamo rilanciare come modello a tutto il sistema versiliese. Oltre 60.000 imprese hanno chiesto martedì in piazza a Roma un cambio di passo a tutti i livelli e questo vale anche per il territorio. Comprendiamo le difficoltà dei Comuni che pagano una politica di tagli e nuove tasse sbagliata e fatta male dal governo nazionale, ma occorre una fase nuova. Riduzione del carico fiscale attraverso due strumenti: taglio della spesa e lotta all’evasione, a partire da quella lotta all’abusivismo che da anni denunciamo. E sul taglio della spesa, sia corrente che di gestione di tutto il sistema delle partecipate, siamo convinti che si possa fare molto di più di quanto fatto in questi anni».

LUCCA. «Da una prima analisi dei nuovi strumenti fiscali (che ci auguriamo siano profondamente rivisti dal nuovo Governo) – prosegue Confesercenti Versilia – ci sono alcuni aspetti della normativa che ci preoccupano. Sul tema Tari (la nuova Tares) rilanciamo le nostre richieste già avanzate nel 2013 di revisione della spesa generale di gestione (in Versilia a livelli stratosferici) e i coefficienti per alcune categorie particolarmente penalizzate come ortofrutta, fiorai, pubblici esercizi, attività ricettive. Sul tema Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili, siamo molto preoccupati del fatto che preveda il pagamento anche da parte dell’affittuario per una parte che va dal 10 al 30%. Una beffa per il sistema delle imprese che chiedevano la detassazione dei beni strumentali con l’IMU e che oggi si troverebbe anche a pagare una tassa su un bene non proprio, agevolando in molti casi la rendita rispetto alla produzione. Ci aspettiamo naturalmente l’applicazione al minimo (10%) dei coefficienti per chi è in affitto, ma anche qualche intervento compensativo».

«Due osservazioni anche su burocrazia e scadenze. Chiediamo che si guardi anche alle esigenze delle imprese, da un lato semplificando gli adempimenti burocratici, dall’altro estendendo la possibilità di pagamento a più rate, dal momento che accorpare tutto in due scadenze può essere pesante per molte attività. Infine, lotta all’abusivismo – conclude Confesercenti – come strumento per recuperare risorse da destinare alla riduzione del carico fiscale. Invertire la rotta è possibile. Basta volerlo. Chiediamo un tavolo di confronto in tutti i Comuni del territorio per non trovarci ancora una volta a sistemi iniqui e penalizzanti per le imprese».

(Visitato 18 volte, 1 visite oggi)
TAG:
confesercenti esmeralda giampaoli fiscalità Lucca viareggio

ultimo aggiornamento: 21-02-2014


Il Marco Polo chiede attenzione, aperto il percorso per il Centro commerciale naturale

Micro-credito ecco i dati della Toscana